Bolla di cristallo
BOLLE DI CRISTALLO
Mentre mi chinavo
il mio sguardo si fermò istintivamente
su una panchina
affiancata da un lampione, il tutto avvolto
da verdi colori.
Quell’immagine fungeva da musa ispiratrice
per la mia fantasia.
Scorgevo due corpi stretti, avvolti da quel calore
capace di riscaldare i cuori.
Tanto da fargli sudare lacrime di gioia,
capaci di far brillare gli occhi più di ogni stella.
Dove baci affrettati ornano di melodia
quelle anime,
interrotti solo da leggere carezze scambiate
fra sorrisi di timidezza.
Gesti e baci brevi scambiati goffamente per paura
di infrangere quella bolla di cristallo
che lascia vivere una favola nella piena quotidianità.
Tutto questo, mentre l’anima mia viaggiava,
fra l’inquietudine di quella favola vista
solo al di fuori di quella bolla di cristallo,
e la nostalgia di quei sogni adolescenziali
rimasti tali,
speronata dalla coscienziosità
che nulla potrà riportare quel tempo
capace di costruire quelle bolle di cristallo,
anche se un giorno i miei occhi brilleranno
più delle stelle.
Paolo Fior
